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Cultura del Tappeto
IL TAPPETO Il tappeto appartiene a numerosi popoli, che dal Nord Africa al Medio Oriente, fino all'Asia centrale e all'India sono contraddistinti da culture, etnie e religioni diverse. Il tappeto più datato risale al V secolo a.C., come testimonia il ritrovamento del tappeto Pazyrik, ma l’uso del tappeto com’è comunemente conosciuto è legato in maniera profonda al mondo islamico, in cui raggiunge i più alti livelli. Il dualismo città-deserto, stabilità-movimento trova nel tappeto un trait d’union che avvicina le culture nomadi ai cosiddetti popoli sedentari. Se questi ultimi limitano e definiscono gli spazi, incorniciandoli e ordinandoli verso il centro con tappeti simili a splendidi giardini e influenzati da molteplici tradizioni artistiche, per le popolazioni nomadi, legate al ritmo quotidiano e agli spazi infiniti, il tappeto rappresenta un oggetto imprescindibile, che protegge dal caldo e dal freddo ovunque esse si spostino. Annodato con estrema cura, il tappeto nomade riporta, in un continuo e immutabile ripetersi, la simbologia, i grafismi e gli ornamenti astratti che non potrebbero esprimersi diversamente in altre forme artistiche come l'architettura, la pittura e la scultura.
Glossario
kilim
praticamente
l'antenato del tappeto: venivano usati come tenda, coperta o decorazione
per le pareti;
jajim
sono
tessuti a pelo raso, di scarso spessore, utilizzati come coperte o per coprire
piccoli spazi sul pavimento. I motivi sono a strisce e vengono realizzati
sui telai piccoli e successivamente vengono uniti;
abrash
Un
cambiamento improvviso nella tonalità di un colore che non sia in
relazione a un cambiamento del disegno di un tappeto. Queste variazioni
sono dovute al fatto che il tessitore usa piccole quantità di filato,
ognuna tinta separatamente. Un cambiamento della temperatura e del tempo
di immersione durante la tintura produce un colore di intensità e
tonalità diverse. Ma lo stesso fenomeno si può verificare
anche se una matassa di lana viene legata troppo stretta prima dell’immersione,
in modo che la tinta non possa penetrare facilmente nelle aree legate. Tuttavia
l’abrash non viene considerato un segno di scarsa abilità tecnica,
anzi arricchisce lo stile e la vivacità del disegno di un tappeto
e di solito caratterizza la sua origine nomadica o la provenienza da un
villaggio;
albero (disegno)
mitologia
orientale, è legato al concetto di asse del mondo, inteso come
via di comunicazione tra i livelli in cui è diviso il cosmo:
1) quello sotterraneo (dominato da forze magiche) in cui affonda le radici
2) quello terrestre, il mondo degli uomini, in cui si erge il fusto
3) quello celeste, il paradiso di Allah, dove l’albero protende la
chioma;
allineamento
Ripetizione
del motivo base in determinata successione;
botteh
forma
a goccia con l’estremità superiore ripiegata da un lato. Significa:
1) cespuglio fiorito
2) bene e male
3) fertilità
4) lingua di fuoco
5) madre e figlio (all’interno del botteh principale se ne trova uno
minore rivolto in senso opposto);
fini
e finissimi (tappeti)
Tappeti
Persiani: sono tappeti caratterizzati da una grande concentrazione dei nodi
e da disegni che trasmettono la vera espressione del periodo Safavide.
Questi tappeti sono realizzati con una quantità di nodi che va da
circa 700mila nodi/mq in su.
In alcuni esemplari particolarmente pregiati, i nodi, possono anche raggiungere
l'incredibile densità di 2 milioni di nodi/mq;
GUL
forma
a medaglione poligonale di varie dimensioni ornato al suo interno. Ogni
tribù vi rappresentava i propri animali totemici, più tardi
stilizzati fino a diventare irriconoscibili;
leone
(disegno)
nei
tappeti Qashqai: esorcizzare la paura o carpirne la forza e l’invincibilità;
mano
nei
tappeti a preghiera (balucistan mashad) è spesso rappresentata una
mano all’interno dei cantonali. Il significato islamico rispecchia
i 5 precetti fondamentali della religione: Fede, Preghiera, Digiuno, Pellegrinaggio
e Carità. O più semplicemente, si tratta di un’indicazione
per il fedele che dopo aver orientato il tappeto verso la Mecca vi si prosta
con il capo sull’apice dell’arco appoggiando le mani proprio sui
cantonali, in corrispondenza delle mani disegnati dai tessitori;
nodi
metodo
di tessitura dei tappeti: in alcuni esemplari possono raggiungere i 2 milioni
di nodi/mq; vedi ...fini/finissimi;
nomadi
(tappeti)
vedi
...tribali;
scene
di caccia
(disegno)
la
caccia e’ considerata in oriente un’occupazione prestigiosa: in
cui la forza e l’intelligenza umana hanno modo di prevalere sulla natura
(Qum, Kirman, Isfhahan);
popolazioni
Luri,
Bakhtiyari, Curdi, Lega Qashqai, Lega Khamseh, Afshar, Beluci, Lega Shahsavan,
Anatolia, Caucaso, Turkmeni. MOlti tappeti portano derivano il loro nome
da queste tribù;
tribali (tappeti)
sono
i segni di una vita antica e straordinaria.
I tappeti tribali e nomadi fanno parte della cultura dei popoli che con
la realizzazione dei loro tessuti esprimevano tutta la loro capacità
artistica, nonostante fossero anche oggetti d’uso quotidiano;